Primo classificato
Rossano Onano – Appunti ragionati di prossemica (Book Editore, 2002)
Animata da forti istanze di conoscenza e tesa all’esplorazione dell’umano su direttrici trasversali e inusitate, la poesia di Onano costituisce esempio di moderna mitopoiesi – erede, in ciò, del metodo mitico inaugurato da alcune fondamentali poetiche storico-novecentesche. Uomo di lettere e medico psichiatra, Rossano Onano conferisce la natura anfibia del proprio statuto intellettuale al piano della scrittura, dilatandone il dominio lessicale e semantico (dove tecnicismi e folgoranti neoconiazioni tramano uno stile ironicamente figurale – sorta di dantismo attualizzato – di grande efficacia). Più scoperta, nell’opera premiata in questa sede, è l’attitudine poematica, ottimamente dispiegata in sintassi aperte e nell’ampia gittata versale comunque memore della misura classica, mentre l’intero libro si dispone, nelle sue varie sezioni, ad itinerarium mentis in hominem (o inter homines). Appunti ragionati di prossemica tematizza, di fatto, la relazione interumana secondo il concetto-chiave di distanza e quale via per ricercati approdi identitari, invocando in limine quel tu – per larghi tratti dissimulato dalla terza persona – che, specchio o altro da sé, vi è ovunque termine ineludibile. Negli Appunti, dunque, prossemica dice la mutua attenzione/intenzione di corpi (ed annesso psichico) e si fa germe, conato o varco a tentate misure di umanità. La Giuria assegna il primo premio per la sezione poesia edita all’opera Appunti ragionati di prossemica riconoscendone i meriti di innovazione linguistica e di stile ed il sostanziale, pur problematico umanismo.
Luca Pasello
Secondo classificato
Giovanni Bollini – Diversi tempi (Edizioni Tracce, 2003)
Una lingua ardua ma non impervia, esigente ma mai incomprensibile è quella adottata da Giovanni Bollini, giovane autore proteso nella direzione di una ricerca inventiva che tuttavia non disprezza, e anzi fa tesoro, del meglio della tradizione lirica italiana. L’originalità espressiva non si disgiunge, quindi, da una realizzata pienezza di canto, capace di toccare con uguale persuasività temi ora intimi e privati, ora di respiro esistenziale e collettivo. Una scrittura intensa e suggestiva, ben dosata tra apertura e autoesplorazione, per raccontare in un modo non troppo consueto le inquietudini del nostro vivere odierno affiora di tanto in tanto nei simboli marcati dal corsivo, in una ideale chiusura del cerchio, che dal particolare rinvia al complessivo.
Stefano Valentini
Terzo classificato
Paolo Cagnetta – Onore al paradosso (ExCogita Editore, 2001)
Con uno stile programmaticamente antilirico, tuttavia non arido né spoglio, Paolo Cagnetta compone una raccolta sorprendente e benvenuta, nella quale si respirano le atmosfere tipiche della riflessione civile senza cadere, però, nelle insidie rappresentate dalla cronaca o dall’esplicita adesione politica. Ne deriva un libro d’insolito vigore, la cui misurata compostezza non dissimula la forza dell’indagine: la nitidezza espressiva, frutto d’una passione trattenuta ma evidente, dà forma ad una sorta di inedita mappa del territorio in cui viviamo e operiamo, spronando ciascuno a prendere coscienza di quanto ci circonda e racchiude.
Stefano Valentini
Premio Speciale
Renzo Cremona – Cronache dal centro della notte (Edizioni del Leone, 2004)
Il serrato confronto tra narrazione e lirismo, la scansione sintattica e l’incessante presenza metrica portano a considerare il superamento della definizione di prosimetro, concetto afferente al campo semantico della poesia, per approdare ad un genere letterario rispondente a regole proprie, in cui convivono impasti verbali e ritratti nitidissimi, con un catalogo di personaggi e di oggetti fissati in un tempo senza tempo, in pasto all’occhio – e alla coscienza – del lettore.
Luca Rizzatello